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SCARS
SCARS di Anna Rosati diventa, come cicatrici sulla pelle, un ex voto laico, predittivo e, al contempo, taumaturgico, le cui nuove trame, latrici di una novella bellezza, lasciano apparire nuovi tragitti di sorprendente meraviglia, visioni cariche di pathos dall’aura mistica e spirituale, che hanno attraversato tempi fragili e crudeli.
Inizio mostra sabato 23 aprile 2022 | ore 18 fino a mercoledì 18 maggio 2022
GALLERIA B4
via Vinazzetti 4/b, Bologna
martedì – sabato 17-20
Ingresso libero, oppure su appuntamento
IG: galleria b4

alcuni progetti
Odissea dell’abbandono
Orizzonti di mare e di terra, ardite metamorfosi; epifanie di nuovi mostri, da riconoscere e sconfiggere. l’Ulisse contemporaneo ancora ricerca, ancora è in cammino.
Odissea dell’Abbandono è narrazione di un universo metaforico, simbolicamente inusitato, sospeso, che individua uno straniamento a tratti banale eppure quotidiano, in grado di (con)fondere l’intera umanità.

Terre d’acqua
In un continuo attraversamento di ponti pare che la terra, lungo il Po, non voglia mai staccarsi del tutto dalla riva, creando l’illusione di una indefinita sospensione.

Swing Kitchen
Il mio progetto fa parte di una mostra dedicata a ritratti di noti chef del panorama culinario bolognese. Ogni chef è stato interpretato liberamente da ciascun fotografo.

Mankind (other)
Mankind (other) La nostra umanità, trafitta; segni, presenze di un’altra qualità, nell’incedere quotidiano delle azioni in un Laboratorio di Anatomia Patologica. Nell’apparente sterilità e non-presenza,

Coating
Frammenti, narrazioni silenti e cariche di pathos, si svelano nel forte contrasto illuministico che suggerisce sorta di trascendenza epifanica, in continuo divenire.

Odissea dell’abbandono
Orizzonti di mare e di terra, ardite metamorfosi; epifanie di nuovi mostri, da riconoscere e sconfiggere. l’Ulisse contemporaneo ancora ricerca, ancora è in cammino.

Tempus Spiritus
Il ruolo di vita come ‘infinito apparato effimero’ ha generato nell’uomo la necessità di costruire architetture e simbologie atte a accogliere e trattenere ciò che passa, inafferrabilmente.

Cattedrali Urbane
Cattedrali Urbane indaga una realtà delineata dallo spazio cittadino, non luogo metaforico in cui sono racchiusi elementi dall’identità così definita da tradursi in tópoi concettuali;

un approccio multidisciplinare
In qualità di docente ha ideato laboratori fotografici dedicati ad ambiti di particolare ‘fragilità’, soffermandosi sulla multidisciplinarietà; dalla realizzazione di portfolios a progetti di grafica, dalla storia dell’arte al legame tra filosofia, psicologia e fotografia.